Riguardo la coltivazione del mais è consigliato verso la fine dell’autunno precedente la semina effettuare la vangatura e fertilizzazione del terreno. Quest’ultima va eseguita interrando letame maturo e spargendolo lungo il terreno con l’aiuto di una forca.
In primavera si provvederà tramite zappatura alla rimozione delle erbe infestanti, dopo di che è possibile iniziare ad interrare i semi con un punteruolo ad una profondità di 2-3 cm circa.
Sono consigliate abbondanti annaffiature a cadenza settimanale soprattutto in caso di scarsità di piogge e l’uso di un dissuasore per uccelli quando iniziano a comparire le prime spighe
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Coltivazione mais: parassiti principali
Tra i principali parassiti che vivono a spese delle piante di mais vi sono i funghi e quelli che vivono all’interno della pianta, i quali possono portarla al marcimento.
Tali malattie si prevengono sia con una buona pulizia del terreno attorno tali colture e sia con appositi prodotti fungicidi
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Perchè coltivare il mais: eccone i benefici
Tra i benefici del mangiare mais vi sono in primo piano le sue proprietà antiossidanti che contribuiscono a prevenire infortuni muscolo tendinei.
Inoltre aiuta a migliorare le attività cerebrali grazie al suo contenuto di colina, acido folico e mielina e grazie alla presenza di amido ci aiuta nel controllo del peso corporeo.
Una particolare curiosità è legata alla barba di granturco, infatti non tutti sanno che bere un infuso di barba di granturco regola la pressione arteriosa alta, il livello di zuccheri nel sangue ed è anche efficace per chi soffre di infiammazioni alla prostata
Cosa si può ricavare dalla coltivazione del mais
Dalla macinatura del mais si può ricavare una farina famosa per la polenta ed inoltre essa è priva di glutine, quindi è un alimento che può essere consumato dai celiaci. Oltre alla polenta è adatta alla realizzazione di dolci secchi e paste frolle